Sensibilizzazione del problema

In tutte le culture ed in ogni tempo il seno è il simbolo della femminilità, la sua espressione più sintetica e nel contempo più completa. Pertanto la mutilazione conseguente al cancro viene vissuta non solo come mutilazione fisica ed estetica, ma come perdita di una parte irrinunciabile dell'io, tanto più quanto più la donna ha identificato se stessa con la propria immagine fisica e considerata importante nel suo sistema di vita: dal compagno, in famiglia, nell'ambiente di lavoro, nei rapporti sociali.

Ciò che le donne vivono e sentono quando incontrano il cancro insegna molte cose.

Prima di tutto le stesse situazioni suscitano reazioni differenti a secondo della loro personalità, del loro carattere e della loro storia. Le donne hanno bisogno di essere ascoltate ed il saperle ascoltare guida i comportamenti di chi ne ha cura. È necessario che trovino nei familiari e negli operatori sanitari solidarietà umana e disponibilità perché anche attraverso un attaccamento temporaneo a queste figure professionali riescono a trarre da se stesse la forza di affrontare questa situazione.

Tante erano le domande che le Pazienti ponevano ed alle quali si doveva una risposta.
Le domande erano l'espressione del momento della malattia che stavano vivendo:
  • "c'è qualcosa di diverso del solito"
  • "ho avuto la sentenza"
  • "perché proprio a me?"
  • "a chi e come dirlo? cosa accadrà dopo?"
  • "dove e da chi mi faccio operare"
  • "preparo la casa, la famiglia, il lavoro per la mia assenza"
  • "dopo l'intervento non ho il coraggio di guardarmi"
  • "oggi mi sono vista per la prima volta"
  • "come riavere l'aspetto di prima" ecc.

Ma era soprattutto a queste ultime domande che sentivo di dovere dare una risposta concreta: in Italia la chirurgia plastica sulla mammella aveva prevalentemente finalità estetiche e solo il 3% delle donne mastectomizzate ricorreva al chirurgo plastico per una ricostruzione e quasi sempre molto tempo dopo la mastectomia.
Inoltre danni estetici importanti si potevano avere anche negli interventi meno demolitivi.
Per questi motivi e non essendo operativo nelle strutture ospedaliere modenesi il Chirurgo Plastico cominciai a frequentare il Reparto di Chirurgia Plastica del Centro Tumori di Milano cercando di apprendere conoscenze che mi potessero fornire le competenze necessarie per affrontare anche i problemi estetici nella gestione di questa patologia.

Il primo intervento di ricostruzione mammaria con utilizzo di espansori lo feci il 3 maggio 1989.

Manuali di informazione per interventi chirurgici al seno


Anno 1991

Anno 1995

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Anno 2009